sabato, maggio 03, 2008

Sindrome causata da violenza mancata

Nei primi anni del ‘900, nei viali dei giardini londinesi di Kensington, tal James Matthew Barrie incontrava i cinque figli della vedova Llewellyn-Davies.

Ora, se le cose fossero andate come dovevano andare - e forse come James voleva che andassero - sir Barrie si sarebbe “sollazzato” con i cinque pargoli e magari sarebbe finito impiccato per le palle…

Magari ora il suo nome non sarebbe legato ad un ragazzino che non voleva crescere con stracci verdi e cappellino da idiota e ad un pirata incapacitato a tirarsi seghe con la mano sinistra, ma sarebbe la mascotte prediletta per pederasti e pedofili.


Barrie: Ciao bel bambino come ti chiami?
Peter: Mi chiamo Peter e quelli sono i miei quattro fratelli!
Barrie: Che bello perché non mi seguite nella mia cantina che ho tanti dolci da farvi provare?
Peter: La mamma non vuole, perché non inventiamo una storia?
Barrie: Si, ok! Ma prima vi mostro la mia collezione di leccalecca giù in cantina va bene?
Peter: Dov’è la tua cantina?
Barrie: Secondo lampione a destra e poi dritto fino al portoncino!


Ecco, la domanda è semplice: è bastata una violenzamultipla su minori mancata per condannare le generazioni future alla sindrome di Peter Pan?

Mah ti dirò, la puzza di spirito adolescenziale prima o poi te la togli per forza, scompare, trasuda e viene via… e non ci sono cazzi! E non ci sono cazzi che quei tempi – se hai avuto la fortuna di assaporarli – non li dimentichi e li rimpiangerai per sempre, anche solo perché sono quello che per forza di cose e sentimenti e pensieri e sensazioni e… non potrai mai più rivivere.


Ometto: Cosa bevi?
Peter Pan: Un succo di frutta!
Ometto: …
Peter Pan: anche un crodino va bene!
Ometto: O ti allunghi uno jager o non ci sono cazzi!
Peter Pan: Va bene, però facciamo in fretta… ho ideato uno scherzo per Uncino che è una bomba!
Ometto: Eh… attento che non ti esploda nel culo… e togliti quel cappello ridicolo!
Peter Pan: Sei solo invidioso.
Ometto: Non dire cazzate!
Peter Pan: Io non devo preoccuparmi di nulla, ricordi com’era?
Ometto: …
Peter Pan: Ricordi com’era lunga l’estate? Ricordi le comitive infinite e la vita universitaria? Ricordi cosa significava organizzare una festa con 500 persone e ricordi cosa voleva dire andare in vacanza? Ricordi le serate senza meta e tornare a casa alle sei del mattino di un mercoledì anonimo? Ricordi tutti quei sogni che stranamente sono rimasti sogni e ricordi nottate tra film di Truffaut e Lynch, Kubrick e Kieslowski ? Ricordi cosa voleva dire alzarsi alle otto di domenica mattina dopo un sabato bagordo per giocare a pallone in un campetto sgarrupato anche nel fango e con un freddo glaciale?
Ometto: …
Peter Pan: E ricordi cosa voleva dire partire senza destinazione e “tanto c’è tempo… poi mi preoccupo” e ricordi quanti km per un concerto e gli interrail senza soldi e le albe e quei tormentoni che ti facevano sentire vivo e quante risate e scherzi e cazzeggio e amori e quelle delusioni che ora non sembrano più tanto enormi e ....?
Ometto: …ehmm
Peter Pan: Allora… ho ragione no? Sei invidioso!
Ometto: …
Peter Pan: Alloooooooora?
Ometto: ...
Peter Pan: Sei invidioso, sei invidioso, sei invidiooooooosooooooooo!!!
Ometto: ‘fanculo stronzo stupro mancato!
Peter Pan: …!!!
Ometto: E campanellino è na zoccola!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione però che non ti caga nessuno! Rompo il ghiaccio io allora, ma solo perchè mi hai commosso, perchè in 15 righe c'è la storia di oltre 15 anni di amicizia, perchè quelli sono momenti che non tornano più e ricordarli ogni tanto è nostalgico ma li tiene vivi...
C'hai ragione: tutta colpa del LAVORO e delle fottute RESPONSABILTA' da persona adulta, o presunta tale...
Rivoglio la mia estate del quinto liceo...l'ultima durata 3 mesi e vissuta ogni giorno improvvisando e sperando in sogni ed illusioni...!!

---Ambarabà---

Anonimo ha detto...

Grande Omino!!!
Hai colpito al cuore di ognuno di noi...sei mitico!

però...

Si ok...la vita cambia, le responsabilità aumentano, il lavoro occupa...
Ma sono anni che dico di lavorare tutti insieme, di unire le nostre competenze (che con gli anni aumenteremo...) e poi creare la "Nostra Impresa"...magari potremmo anche essere Unti dal signore...ahahahahahah :)
No, davvero...nulla è impossibile...e chi ci crederà ne avrà la conferma!

Perchè sono l'unico coglione a credere ancora nelle illusioni e nei sogni??? Lo so è pericoloso e ne sto avendo le ennesime conferme...ma va bene così...
"nin mi sò drugat, ma facetem sugnà!!!"

E ricordate che quegli anni sono meravigliosi appunto perchè non tornano più...se fossero infiniti ci si scazzerebbe dall'abitudine.

L'errore di chi cresce è gettare la spugna e non creare più nulla di "folle"...mettere la coda in mezzo alle gambe...

E' la qualità delle cose che conta...e quelli come noi, quelli di Pescara, quelli orgasmatici nel noleggiare un banale camper...quelli di Farindola, di Pescocostanza, del Lido Urania, dei Concerti, delle Punto Bianche, del 5 in un Cinquino, del Cflm, delle vacanze...bè la qualità è già avere questi ricordi, buoni per costruirne altri!!!

Oh???!!! Dò cazz jamme in vacanza??? M'bè dai!!!!

Anonimo ha detto...

Casa in sardegna, serate al pesce e vino bianco, mare mare mare, cicchetti di rhum prima di entrare in discoteca, bagni notturni in piscina, trenini la sera in paese...

Per una settimana è come tornare adolescenti no???


---Ambarabà---