martedì, luglio 22, 2008

Non ci resta che attendere...



E come direbbe Roscharch
Nessun compromesso... o sarà un capolavoro o sarà una cagata pazzesca!

lunedì, giugno 30, 2008

Disquisizioni neoempiriste sul bagnasciuga davanti ai tanga

Al mare…

Ometto: Bla bla, bla bla…
Briga: Bla bla bla, bla…
Ometto: Bla, bla bla!

(due ragazze si posizionano davanti con costumi succinti)

Briga: !
Ometto: …!
Briga: …!!!!
Ometto: Però!
Briga: Epperò!
Ometto: No dico… secondo te qual è meglio?
Briga: Quello di sinistra!
Ometto: Si, ma preso in senso stretto. Se osserviamo il particolare è decisamente meglio il sinistro, ma guardiamo nella totalità e nell’armonia del corpo in toto … nel complesso quello a destra risulta migliore!

Briga: Hai ragione!
Ometto: La domanda sorge spontanea quindi: le cose vanno analizzate soffermandosi sul particolare o è preferibile cercare di ambientare il contesto in una visione generale che ti faccia comprendere la totalità? Così facendo però l’analisi estrapola l’oggetto in un contesto superiore e la domanda iniziale perde di significato non trovi?
Briga: ?
Ometto: Eh si!
Briga: Saresti stato il classico professore che millanta teorie incomprensibili, nessuno ti avrebbe ascoltato tranne i due in prima fila che avrebbero preso appunti inutili!
Ometto: Eh già!
Briga: Cmq io me le farei tutte e due!
Ometto: Condivido in toto!

Ambarabà: Ohi ciao di che si parla?
Ometto: Se l’oggetto deve essere studiato in senso stretto e nel particolare o se invece è preferibile analizzarlo all’interno del contesto generale per una visione più approfondita anche se...
Ambarabà: ???
Briga: Di culi… si parla di culi!

mercoledì, giugno 25, 2008

Absolutely "Magic"



I want a thousand guitars
I want pounding drums
I want a million different voices speaking in tongues

















venerdì, maggio 23, 2008

Citescion ver. 0.6

Ballata per la mia piccola iena


L'autista che ti guida ha una sola mano,
ma vede cio che credi invisibile.
Nel tuo piccolo mondo fra piccole iene
anche il sole sorge solo se conviene.
Fra piccole iene, solo se conviene,
mia piccola iena, solo se conviene.
L'amore rende soli, ma è ben più doloroso
se per nemici e amici non sei più pericoloso.
La testa è così piena che non pensi più.
Ti si aprono le gambe oppure le hai aperte tu?
Aiutami a trovare qualcosa di pulito!
Uccidi ma non vuoi morire,
uccidi ma non vuoi morire.
Fra piccole iene, solo se conviene.
Mia piccola iena, solo se conviene.
Non puoi scordare dove son state le tue labbra; sai già come sarà, ma non sai più chi sei...
La testa è così piena, non riesci più a pensare che anche senza te si possa ancora respirare!
Quello che hai appena fatto ti ha fatto stare meglio!
Chi uccide ma non vuol morire, uccidi ma non vuoi morire!
Fra piccole iene, solo se conviene.
Fra piccole iene, solo se conviene.
Mia piccola iena solo se conviene,
Mia piccola iena
solo se conviene...

Afterhours 23/5/2008

Update:

"E' Manuel, non c'è dubbio, l'ultimo Messia: un Billy senza boria, una Courtney senza attributi femminili, un Eddie senza aureola, un Kurt senza fucile. Veneratelo oppure crofiggetelo, ma non fate a meno di ascoltare almeno qualche passo del suo Vangelo"

Federico Guglielmi - Mucchio Selvaggio all'uscita di Hai paura del buio

sabato, maggio 03, 2008

Sindrome causata da violenza mancata

Nei primi anni del ‘900, nei viali dei giardini londinesi di Kensington, tal James Matthew Barrie incontrava i cinque figli della vedova Llewellyn-Davies.

Ora, se le cose fossero andate come dovevano andare - e forse come James voleva che andassero - sir Barrie si sarebbe “sollazzato” con i cinque pargoli e magari sarebbe finito impiccato per le palle…

Magari ora il suo nome non sarebbe legato ad un ragazzino che non voleva crescere con stracci verdi e cappellino da idiota e ad un pirata incapacitato a tirarsi seghe con la mano sinistra, ma sarebbe la mascotte prediletta per pederasti e pedofili.


Barrie: Ciao bel bambino come ti chiami?
Peter: Mi chiamo Peter e quelli sono i miei quattro fratelli!
Barrie: Che bello perché non mi seguite nella mia cantina che ho tanti dolci da farvi provare?
Peter: La mamma non vuole, perché non inventiamo una storia?
Barrie: Si, ok! Ma prima vi mostro la mia collezione di leccalecca giù in cantina va bene?
Peter: Dov’è la tua cantina?
Barrie: Secondo lampione a destra e poi dritto fino al portoncino!


Ecco, la domanda è semplice: è bastata una violenzamultipla su minori mancata per condannare le generazioni future alla sindrome di Peter Pan?

Mah ti dirò, la puzza di spirito adolescenziale prima o poi te la togli per forza, scompare, trasuda e viene via… e non ci sono cazzi! E non ci sono cazzi che quei tempi – se hai avuto la fortuna di assaporarli – non li dimentichi e li rimpiangerai per sempre, anche solo perché sono quello che per forza di cose e sentimenti e pensieri e sensazioni e… non potrai mai più rivivere.


Ometto: Cosa bevi?
Peter Pan: Un succo di frutta!
Ometto: …
Peter Pan: anche un crodino va bene!
Ometto: O ti allunghi uno jager o non ci sono cazzi!
Peter Pan: Va bene, però facciamo in fretta… ho ideato uno scherzo per Uncino che è una bomba!
Ometto: Eh… attento che non ti esploda nel culo… e togliti quel cappello ridicolo!
Peter Pan: Sei solo invidioso.
Ometto: Non dire cazzate!
Peter Pan: Io non devo preoccuparmi di nulla, ricordi com’era?
Ometto: …
Peter Pan: Ricordi com’era lunga l’estate? Ricordi le comitive infinite e la vita universitaria? Ricordi cosa significava organizzare una festa con 500 persone e ricordi cosa voleva dire andare in vacanza? Ricordi le serate senza meta e tornare a casa alle sei del mattino di un mercoledì anonimo? Ricordi tutti quei sogni che stranamente sono rimasti sogni e ricordi nottate tra film di Truffaut e Lynch, Kubrick e Kieslowski ? Ricordi cosa voleva dire alzarsi alle otto di domenica mattina dopo un sabato bagordo per giocare a pallone in un campetto sgarrupato anche nel fango e con un freddo glaciale?
Ometto: …
Peter Pan: E ricordi cosa voleva dire partire senza destinazione e “tanto c’è tempo… poi mi preoccupo” e ricordi quanti km per un concerto e gli interrail senza soldi e le albe e quei tormentoni che ti facevano sentire vivo e quante risate e scherzi e cazzeggio e amori e quelle delusioni che ora non sembrano più tanto enormi e ....?
Ometto: …ehmm
Peter Pan: Allora… ho ragione no? Sei invidioso!
Ometto: …
Peter Pan: Alloooooooora?
Ometto: ...
Peter Pan: Sei invidioso, sei invidioso, sei invidiooooooosooooooooo!!!
Ometto: ‘fanculo stronzo stupro mancato!
Peter Pan: …!!!
Ometto: E campanellino è na zoccola!

La linea d'ombra di Cloe

“Dov’è finita quella puzza di adolescenza?” si chiede Ometto.

Primo: non mi ricordo nemmeno se la domanda è corretta.

Secondo: lo inviterei volentieri nella mia palestra, quando le quindicenni finiscono l’ora di danza: lì sì che si può respirare a pieni polmoni…peggio che sulla più intasata circonvallazione milanese.

Terzo: mi ha “imposto” di non essere mielosa.

Chissà cosa vuol dire…

Voglio solo raccontare dei miei ricordi di quindicenne (che ai miei tempi era adolescenza) e i miei stati di quasi trentunenne (ancora in post adolescenza, a detta di eminenti studiosi).

Bhè, partendo da Kurt Cobain, ricordo solo che il primo ragazzo – quello delle storie eterne che non finiscono mai e dei lucchetti attacchi sul ponte di Roma – era particolarmente giù. Io non capivo, perché allora ero fanatica dei Take That, quindi pensate voi che mondi paralleli.

L’unica cosa che ha fatto è stata scrivere. Ha scritto una gran bella poesia, un po’ arrabbiata e un po’ malinconica e l’ha attaccata sull’armadietto di un rigido istituto di Gesuiti…

Questo riguarda quand’ero giovane, quando scrivevo i miei sogni sulla Smemoranda e quando non avevo la minima idea di cosa significasse vivere, nonostante mi sentissi già maturissima e pronta ad affrontare chissà quale tempesta.

…passano gli anni e di tempeste non ne arrivano, solo parecchie pioggerelline leggere, apparentemente innocue, ma che qualcosa scalfiscono.

Non ho ancora capito bene cosa, ma scalfiscono…

E mi ritrovo a leggere teorie che dicono che per l’adolescente, impaurito dalle richieste del mondo e con un’anima troppo fragile per rischiare il compromesso con la realtà, la soluzione è quella di trascorrere il tempo nell’eterno, nel trasparente mondo di vetro della propria solitudine, alimentandosi di fantasticherie. (Carotenuto A.)

Non so… sono troppo incasinata: amiche che partoriscono, amiche che guadagnando notevoli quantità di € e altre che girano il mondo. Qualcuna parte, ma per fortuna ho vicino a me anche tanti compagni d’avventura che continuano a porsi domande…

…oddio, è vero che dopo un po’ dovremmo darci un taglio, altrimenti non si finisce più.

Comunque vorrei concludere con una canzone del Jova, di quando aveva più o meno 30 anni, cosa che mi fa ben sperare che sia una “normale” fase di passaggio. Ma poi quante ce ne saranno ancora? Non è che la vita è tutto un passaggio? Che me lo dicano, almeno mi metto l’animo in pace e non disfo la valigia!

Io vi metto il testo, spero che Ometto sia mosso da bontà (?) e vi metta la canzone, perché nonostante lui dica che è parlata e che il testo sia banale, riflette la mia attuale PUZZA DI ADOLESCENZA.

P.S.: Spero di non ritrovarmi ancora qui quando avrò 40 anni, visto che tutto sembra posticiparsi di continuo…

"La linea d'ombra, la nebbia che io vedo a me davanti, per la prima volta nella vita mia mi trovo a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo. Mi offrono un incarico di responsabilità, portare questa nave verso una rotta che nessuno sa. È la mia età a mezz'aria, in questa condizione di stabilità precaria, ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto mi giro e mi rigiro sul mio letto, mi muovo col passo pesante in questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome. Il fondo del caffé confonde il dove e il come e per la prima volta so cos'è la nostalgia, la commozione, nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione. Per ogni strappo un porto, per ogni porto in testa una canzone, è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione, soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma, il mare …
Mi offrono un incarico di responsabilità, mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante, mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante.

Il pensiero della responsabilità si è fatto grosso, è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato, saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto: di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura, cosa sarà, dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio, lui giovane, io vecchio, le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio: "la vita non è facile, ci vuole sacrificio un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione" arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione e adesso è questo giorno di monsone, col vento che non ha una direzione. Guardando il cielo un senso di oppressione, ma è la mia età dove si sa come si era e non si sa dove si va, cosa si sarà, che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare. Mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo, l'astrologia che mi racconta il cielo. Galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare, ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare. Mi offrono un incarico di responsabilità: non so cos'è il coraggio, se prendere e mollare tutto, se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare, ma bella da esplorare: provare a immaginare cosa sarà quando avrà attraversato il mare, portato questo carico importante a destinazione, dove sarà al riparo dal prossimo monsone. Mi offrono un incarico di responsabilità, domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire, getterò i bagagli in mare, studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte, quando si parte e quando passerà il monsone dirò: “levate l'ancora, diritta, avanti tutta, questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.”

domenica, aprile 20, 2008

sabato, aprile 12, 2008

Un Fandango di Cloe

Breve premessa:
Da mesi mi prometto di scrivere sul blog... ok...
come sono mesi che mi prometto di diminuire le sigarette...
...scusate... ma dove cazzo ho messo l'accendino? ah ecco...
...ehmm...dicevo...
visto che l'insuccesso è il mio miglior successo, o l'ozio il mio vizio...o tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il"...quale migliore occasione per appaltare le pagine di questo blog a quella strana presenza che da un mesetto circa bussa alla mia schiena e con vocina da bambina mi mostra quanto sono diventato: apatico, lagnoso, pessimista, abulico, impassibile, uggioso, pedante, tedioso ect...
(adoro i siti dei sinonimi... è come ordinare uno jagermaister e vedersi serviti l'intera bottiglia)

Cmq Cloe, o Closenzae, o yin&yang chedirsivoglia non scrive male...anzi, e visto che posta commenti in post senza seguire il senso, ora la lascerò postare a ruota libera...
(lei non lo sa ancora ma ogni post le costerà na biretta o valida alternativa alcolica)

quello che segue è tutta farina del suo sacco...

"Ometto e Yin&Yang si sono proposti di scoprire il cinema. O meglio, Ometto ha promesso di educare Yin&Yang su quel che riguarda il cinema.

Primo film: Fandango, 1985, avevo 7 anni e probabilmente mi facevo di cartoni animati davanti alla tv, comunque…

…i temi sono quelli di sempre: le crisi generazionali. Ma se vanno tanto un motivo ci sarà, ovvero nascono sempre nuovi ometti che si avventurano nello spazio e nel tempo per capirci qualcosa di personale e non di vivamente consigliato dai genitori o di “imposto” da qualche filosofia, pensiero politico, religione…

Dunque, il film. Bello. Mi è piaciuta la fotografia. Forse a un occhio del 2008 un po’ banale, ma per l’anno che era, è molto attenta a zoommare su dei particolari a prima vista inutili, come gli insetti che attraversano una route deserta, ma che di fatto dimostrano che non siamo gli unici a camminare. Magari anche loro sviluppano dei pensieri su quell’asfalto rovente verso un luogo imprecisato!

Principalmente ho sentito la contrapposizione tra il grande amatore che ammette orgogliosamente di non aver mai amato una donna, ma chiaramente solo perché lo teme, come teme di non saper affrontare i deliranti scenari della guerra in Vietnam e lo “sfigato” di turno che di fronte al “branco” (un altro evergreen, come la crisi generazionale) deve dimostrare più degli altri. Ma probabilmente è più degli altri, perché è l’unico che agisce e crede in un ideale e lotta per raggiungerlo. Forse arriveranno delusione e sconforto, ma prova!

Sul viaggio non voglio dire molto, perché sarei banale, è troppo inflazionato…ma su questi due protagonisti/antagonisti interscambiabili qualche pensiero si è mosso nella testa.

La cima di una montagna, una bottiglia tenuta per un evento speciale (ndr: è capitato anche a me di tenere via una bottiglia per un grande evento, ma poi nessuno è stato così grande che alla fine se l’è portata via qualcun altro), un brindisi a quello che eravamo e a quello che siamo, malinconia, un saluto sconcertato tra due amici che hanno condiviso quattro di casino universitario e che sanno che probabilmente non si vedranno più, ma che non riescono a dirsi altro che un banale e squallido “buona fortuna”.

La cima della montagna e l’orizzonte che la incornicia sono però risollevati sempre dal nostro “sfigato”, l’unico capace di brindare a quello che saremo, fiducioso che qualcosa accadrà.

Illusione? Coraggio? Incoscienza?

Magari solo un sereno abbandono alla vita, permettendole di esprimersi e disponendosi ad ascoltarla…"

sabato, marzo 15, 2008

Citescion ver. 0.5

"Osi stare fuori
Osi entrare,
Quanto puoi perdere
Quanto puoi guadagnare,
E se entri
gireresti a sinistra o a destra
o a destra e tre quarti
Forse non così lesta.
Potresti confonderti al punto
da iniziare una volata
a rotta di collo per una strada dirupata
E sfacchinerai per miglia
attraverso una strana area disabitata
dirigendoti temo verso una zona desolata
Quella dell'attesa incondizionata.
Per gente che attende...
Attende che un treno parta
O che un autobus arrivi,
O che un aereo parta
O che la posta arrivi,
O che la pioggia smetta
O che il telefono squilli,
O che la neve cada in fretta
In attesa di una frase detta...
O di un filo di lustrini
O di un paio di pantaloni
O di una parrucca coi ricciolini
O di altre occasioni".

Theodor Geisel

mercoledì, dicembre 19, 2007

Citescion ver. 0.4

"E tramonta questo giorno in arancione e si gonfia di ricordi che non sai mi piace restar qui sullo stradone impolverato, se tu vuoi andare, vai..."

Bartali - Paolo Conte

martedì, dicembre 11, 2007

the plot



Racconto, Presentazione, Analogia, Sinapsi e Consumismo...

Con ANSiA

11/12/2007 - Dopo un silenzio durato quasi un anno il blog più importante dell’intero sistema solare torna on air. A confermare la notizia è lo stesso Ometto che rilascia anche un’interessante intervista. Eccone un breve estratto:

ANSiA: “E così the Link in the Chain” torna sul web? Come spiega questa pausa così lunga?”

Ometto: “Vede, ultimamente ho cambiato stile di vita quindi ho preferito aspettare e metabolizzare la nuova situazione prima di riprendere a scrivere sul blog”

(non avevo un cazzo da scrivere, poi mi sono successe tante di quelle strambate che cristo e chi ci pensava a sto blog di merda!)

A.: “I suoi fans saranno felici di poterla leggere nuovamente, ormai avevano perso la speranza, alcuni in preda alla disperazione hanno tentato anche il suicidio, altri indetto scioperi della fame, altri ancora hanno richiesto l’intervento del Presidente Napolitano…”

O.: “Bhè ho ricevuto migliaia di lettere che mi chiedevano di tornare a scrivere, ringrazio tutti per l’affetto dimostrato, se questo blog riprende a vivere è soprattutto grazie a loro!”

(ma quale cazzo di fans? Se sto cazzo di blog non lo legge nessuno a parte quello stronzone che mi lascia gli spam… cosa? Ah... non lo leggeva? Appunto…)

A.: “Cosa ci riserverà the Link in the Chain ora? Continuerà con la stessa formula vincente o ha in mente nuove forme di comunicazione?

O.: “Bhè sicuramente la geniale idea di legare ogni post con un particolare, come un montaggio analogico ha reso il blog unico nel suo genere ed è stato sicuramente uno dei fattori di successo, però ho pensato di integrare il tutto con una nuova rubrica che in anteprima svelo per la prima volta solo per voi: “Le fantotragicommedie di un ometto in quel di milan”

(ma che cazzo ne so, scriverò due puttanate ogni tanto giusto per appagare il mio ego di scrittore fallito… cos’è sta storia del montaggio analogico… giuro che me l’ero dimenticato! Poi ultimamente ho tante di quelle bislacche storie che sarebbe un peccato non raccontarle…)

A.: “Ci spieghi meglio questa nuova emozionante rubrica.

O.: “E’ una sorpresa…”

(mongolò, che cazzo vuole essere? Sto in questa città di merda e vi racconto le mille disavventure… che non so per quale cazzo di motivo non cessano di smettere!)

A.: “Un’ultima domanda… la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?

O.: “La vita è una presa per il culo… e con il mio blog lo dimostrerò!

(A marzullo dei poveri… ma vafffanculo!)

venerdì, dicembre 01, 2006

Certe notti faccio un pò lo sborone...

"Venerdi' 24 novembre, esce ''Ligabue - Nome e Cognome Tour/2006'', un box set con 5 dvd per raccontare un anno ed una tourne'e davvero unica (4 diversi spettacoli per 1 tour unico, 4 diversi concerti integrali in 1 unico box, 92 esecuzioni di 57 canzoni, 10 ore circa di materiale audio/video). Prodotto da Claudio Maioli e distribuito da Warner Music, il dvd ''Ligabue - Nome e Cognome Tour/2006'' e' firmato da Ligabue, Fabrizio Barbacci e Luca Pernici (produzione artistica e musicale), G.Battista Tondo (produzione video) e Angelo Poli (regia). Il supercofanetto e' in sostanza la storia di tutto il tour, a partire dal grande evento del 10 settembre 2005: quando Ligabue raduna al Campovolo di Reggio Emilia 180.000 spettatori. Di li' in poi un anno, un unico tour, ma produzioni, scalette, arrangiamenti e musicisti diversi: tutto e' stato documentato in modo fedele grazie alle registrazioni integrali (dalla prima nota ai saluti finali) di quattro concerti, uno per ogni tipologia di spettacolo. Ad illustrare il ''prima'' ed il ''dopo'' di ogni show il rockumentario ''Giorno per giorno'', diario della tourne'e realizzato con interviste e riprese di backstage assolutamente inedite raccolte nell'arco dell'intero anno. In totale dieci ore di materiale audio video, racconto di un'esperienza musicale senza precedenti."

Bhè come al solito le cose in piccolo per il ROCKER di Correggio...
Il prossimo concerto? Palco da Bologna a Rimini?

giovedì, settembre 21, 2006

E' tutto OK

Ora ho metabolizzato...
ora è tutto ok...

14/09/06 BOLOGNA:

Small Town...: una prima lacrimuccia tra il sudore si intravede.
Do The Evolution: meno male che avevo detto che non avrei pogato!
Animal: 1,2,3,4,5...nel pogo mi intrufolo, guadagno 2 posizioni, ora sono alla transenna!
Severed Hand: dal vivo è 10 volte superiore.
Given To Fly: tutti sanno che non è tra le mie preferite... ma live va più che bene.
World Wide Suicide: decisamente un suicidio globale.
Save You: eccola! giuro non ricordo cosa ho combinato!
Even Flow: giusto un'assolo di Mike da paura.
I Am Mine: un capolavoro.
Marker In The Sand: decisamente la migliore dell'ultimo disco.
Green Disease: oh! Senti che sorpresina!
Daughter/It's Ok: Sentire cantare Vedder in italiano:"è tutto ok" non ha prezzo.
Alone: ehmm... qualche errorino? Beh.. in Europa mai suonata nel 2006!
Whipping: "Don't need a raincoat, I'm already wet" dovevano suonarla a Verona?
Present Tense: Stregante... chiedo scusa a chi mi ha sentito stonarla in modo pietoso.
Comatose: Dio Eddie che voce.
Porch: ormai sono completamente zuppo di sudore!

Black: ricordarla mi mette ancora i brividi.
Better Man: come per given to fly.
Life Wasted: ah ecco cosa mancava...
Alive: I'm still alive...o quasi...

Bu$hleaguer: il brevettato show divertentissimo come da copione.
Why Go: "Why go home?" in effetti come dargli torto?
Baba O'Riley: eccola... l'ometto in estasi.
Indifference: come al solito sorprendente chiusura.

16/09/06 VERONA

N.B. Soundcheck: Immortality (acustica), Immortality (elettrica), Naked Eye, Parachutes, U, Alone (strumentale), Education, Inside Job, Gone, M.F.C., Sometimes (solo il riff iniziale), Around The Bend, Long Road (solo il riff iniziale), Picture In A Frame (Tom Waits, solo qualche strofa). Can't Keep (Acustica)

No dico... Around The Bend...

Release: sotto una pioggia battente completamente zuppo!
Given To Fly: già ho smesso di pensare alla pioggia.
Corduroy: "The waiting drove me mad...you're finally here" sono troppi 6 anni di attesa...
World Wide Suicide: "And in all the madness"
Do The Evolution: ok pogare sulle gradinate non è la stessa cosa che davanti al palco.
Severed Hand: ribadisco: live è strepitosa.
Love Boat Captain: prima chicca.
Even Flow: ennesimo assolo dietro le spalle di Mike.
1/2 Full: seconda chicca.
Gone: "If nothing is everything then I will have it all I'm gone"
Not For You: terza chicca, giuro non me l'aspettavo.
Grievance: come si suol dire: appicciano le giostre.
Marker In The Sand: ancora meglio di Bologna.
Jeremy: erano 10 anni che non la sentivo live.
Wasted Reprise: e life wasted?
Better Man: cantata dall'arena intera.
Blood: quarta chicca, manco me la ricordavo a momenti!

Inside Job
: decisamente da atmosfera.
Come Back: con dedica a Johnny!
I Believe In Miracles: l'ometto in estasi.
Porch: non ricordo, troppo sconvolto dalle due precedenti canzoni.
Life Wasted: ah eccola!

Small Town...: a Bologna inizia il concerto, qui il secondo bis.
My Sharona: Eddie canta "My Verona" l'arena crolla...
Once: la consideriamo una chicca? Sicuramente la consideriamo eccezionale.
Alive: Once-Alive connubio perfetto.
Rockin' in the Free World: senza parole (nel senso che sono rimasto senza voce).
Yellow Ledbetter: finale come nel 2000... speriamo che non passino altri 6 anni per risentirla.
Il resto delle foto

lunedì, settembre 18, 2006

venerdì, settembre 08, 2006

Questa volta il link è in Instant Street


Come si suol dire colgo la palla al balzo e mi riaggancio al post di Andrè

Ora, svelato l'arcano per la sua incapacità nella sacra arte della fellatio,

non ci resta che scoprire il mistero della sua palpebra appesa...

Consiglio da ometto: procuratevi la puntata di South Park con la Paris...capolavoro!

Flickr?

lunedì, settembre 04, 2006

Pensavo fosse amore invece che silenzio che c'è stasera...

Al mare...

Mancho: Cazzo hai visto Nuti...è in coma!
Ometto: Eh sì... mi dispiace... aveva una depressione che se la portava da anni!
Mancho: Beveva... facciamo quella fine lì!
Ometto: I suoi primi film mi erano proprio piaciuti... io Chiara e lo Scuro...Madonna che silenzio che c'è stasera... anche Willy Signori...
Mancho: Anche Pensavo fosse amore invece era un calesse!
Ometto: Ehmm...
Mancho: Perchè era andato in depressione?
Ometto: Ehmm... forse che la gente non ricordava più i suoi film?



mercoledì, agosto 30, 2006

C'è un solo modo per fare il gin fizz

Premessa:
Ognuno di noi parla e sostiene innumerevoli cazzate nell'arco della vita, ma ci sono rari momenti nei quali per congiunzioni cosmiche inspiegabili la nostra mente si illumina e istintivamente sforna la BATTUTA PERFETTA, la migliore, l'unica, l'onnicomprensiva.
Questo che segue è il racconto della mia ultima battuta perfetta.


Notte, una discoteca all'aperto nei pressi di Gallipoli. Un ragazzo si avvicina al bancone del bar.
Il ragazzo è un cacacazzi quando si tratta di cocktail, lo sostiene lui, lo sostengono tutti i suoi amici.
"Un Gin Fizz, grazie."
Il barman annuisce, prende un bicchiere di plastica dalla pila dei tanti bicchieri di plastica.
Il ragazzo storce il naso.
Il barman solleva una bottiglia di gin, la fa roteare due volte e poi inizia a versare il liquido direttamente nel bicchiere.
Il ragazzo storce il naso una seconda volta.
Il barman afferra una bottiglia di Martini bianco [...sic!]. Stesso giro acrobatico della bottiglia.
Il ragazzo strabuzza gli occhi mentre il vermouth si mischia nel party di plastica.
Ora il barman sta prendendo un succo! Il ragazzo impreca dentro di se, osserva meglio il cartone del succo di frutta... è arancia...[...gasp!]
Il barman gli serve il cocktail, non prima di aver aggiunto fetta di arancia e cannuccia nera.
"Ehmm... scusa ti avevo chiesto un gin fizz..."
"Si.. eccolo!"
"C'è del martini e del succo d'arancia lì dentro" Il ragazzo vorrebbe aggiungere: "Questo te lo bevi tu... magari roteando anche qualche birillo insieme alle bottiglie", ma desiste per educazione.
"Io lo faccio così..."
Ed eccola l'illuminazione, in un centesimo di secondo la pronta risposta che resterà negli annali:
"C'è un solo modo per fare il gin fizz!"

Buondì Chinaski

Dato che:
a) questo blog lo leggeranno 3 persone in tutto il mondo.
b) io sono una delle 3, la seconda è quello stronzo che mi lascia gli spam e la terza credo sia Andrea Ambarabaccicciccoccò (ma solo per il post ALL IN che gli garba tanto)
c) avrei tante belle cose da scrivere e da condividere ma tra il dire e il fare...
d) sono eternamente scazzato
e) non so ancora come cazzo aggiungere i link di lato
f) non mi preoccupo di porre rimedio per il punto "e"

Credo sia assolutamente SUPERFLUO ed INUTILE linkare il blog che da mesi leggo e rileggo perchè lo trovo assolutamente geniale. Ma oggi, dopo il suo ultimo post, bhè eccheddiamine... tanto non ho niente di meglio da fare/scrivere...


Un giorno, in un'altra vita, avrò anche la forza di mettermi in contatto con il suo creatore... dirgli sei un genio e scrivi proprio bene... dai facciamoci sta partita a scacchi con screwdrivers incorporati.

martedì, agosto 29, 2006

Citescion ver. 0.3

la sicurezza ha un ventre tenero/ma è un demonio steso fra di noi
ti manca e quindi puoi non crederlo/ma io non mi sentivo libero

e non è dolce essere unici/ma se hai un proiettile ti libero
gli errori veri son più forti poi/quando fan finta di esser morti lo sai

[rit.]copriti bene se ti senti fredda/hai la pressione bassa nell'anima
com'è strano il sapore/che riesco a sentire
male di miele x3

e la grandezza della mia morale/è proporzionale al mio successo
così ho rifatto il letto al meglio sai/che sembra non ci abbiam dormito mai

[rit.]
ti do le stesse possibilità/di neve al centro dell'inferno, ti va?
male di miele x3
male di miele, Afterhours

lunedì, agosto 28, 2006

Trova l'estraneo...

Ultima playlist ascoltata...

(in rigoroso ordine di ascolto)

Korn - Counting on me
Soundgarden - My wave
Depeche Mode - In your room
Brian Eno - By this river
Marvin Gaye - I heard it through the grapevine
The Who - Baba O'Riley
The Ramones - The KKK took my baby away
Afterhours - Strategie
dEUS - Instant street
A Perfect Circle - Sleeping beauty
Grandaddy - A.M. 180
Pantera - Walk
The Shins - New slang
Iron & Wine - Woman king
David Gray - This years love [...sic!]
Incubus - Megalomania
Iron Butterfly - In a gadda da vida

mercoledì, agosto 02, 2006

Tempi Amorevoli

ITALIA CAMPIONE DEL MONDO
INTER CAMPIONE D'ITALIA
JUVE IN SERIE B
I PEARL JAM TORNANO IN TOUR

ma ti dirò... questo 2006 però...

sabato, luglio 29, 2006

lunedì, luglio 10, 2006

E ora ridateci la Gioconda (post nazional-popolare)


Bhè quante volte capita nella vita?
Concedetemi il classico post almeno questa volta...
Concedetemi la notte brava tra bandiere e trombette, alcool e abbracci, inni lacrime risa e PO PO PO PO POPOPO....perchè se non lo fai ora... ma quando lo fai più!




p.s. Pagherei oro per sapere cosa ha detto Matrix a Zizou...

p.p.s. Vado controcorrente e il premio miglior giocatore a Zidane è più che meritato, sicuramente il MIGLIOR giocatore degli ultimi 15 anni... poi chi l'ha detto che bisogna premiare il fair-play?
Qua si gioca a calcio...
Il suo addio al calcio è degno della migliore tragedia... da re a servo in un secondo, va via a capo basso, sa già che domani tutti lo criticheranno per il suo gesto folle e nessuno ricorderà che con la Spagna, il Brasile, il Portogallo e in finale con l'Italia aveva - come si suol dire - appicciato le giostre; va via a capo basso accanto alla coppa che ha sfiorato (e l'ha sfiorata veramente se santobuffon non parava quel colpo di testa).

Poi vabbè se nella BAGARRE totale di ieri notte cantavo a squarciagola anche io "La mamma di Zidane è nà puttana"... questa è un'altra storia!

martedì, giugno 06, 2006

Ma nove per nove farà ottantuno?

Minchia che spappolamento con il Codice Da Vinci...
Ora che è uscito il film ci ribombardano di nuovo di speciali su la Gioconda e i vangeli apocrifi...
Sul libro già (non) mi sono espresso ed il film non l'ho visto, però ora che ci penso Dan Brown è veramente un genio... cioè lui fa lo scrittore e - diciamocelo - non bisogna essere un critico letterario per rendersi conto che il suo Codice è scritto da fare schifo...
Bhè... nonostante lo "scrittore" non sappia scrivere ha venduto milioni di copie... è come se io fossi un pittore e non sapessi dipingere e vendessi tutti i miei quadri. E' come se in Italia ci fossero dei politici che non sapessero fare i politici... ehmm ok, ho sbagliato esempio, ma il senso l'avete capito no?
La vera bravura non sta nell'avere un talento è sfruttarlo... che cazzo ci vuole ad essere Dante Alighieri e scrivere la Divina Commedia... cazzo sono Dante Alighieri... Salve sono Einstein ho appena formulato la teoria della relatività... e grazie al cazzo sei Einstein. Quindi il vero genio è chi non ha talento, come quell'inetto di Dan Brown che sguazza nei suoi milioni.

Che poi ricordatevi che il Leonardodavinci sarà stato pure un genio però non sapeva giocare a scopa!

Mario: Pijo e 40 carte. TATTA' TATTA' mischio. Mett e cart qua PA' PA' alzo...
Leonardo: Alzo per non imbrogliare.
Mario: Bravo, esatto. 3 carte a te. 3 carte a me. Pè terra... attenzione Leonà nu me fà... pè terra ci stanno: sette bello, asso di denari, ott' di scpade. Tu in mano tien ott' e bastoni... che pigli?
Leonardo: Sette bello e asso di denari.
Mario: Brav... sett' bell e ass' di denari... allo vid che nu hai capit nint'... dà pija pe' forza otto!
Leonardo: Ma perchè?
Mario: Mammamia pecchè, è na regola, è na regola dell'ujoch... dice proprio accuscì...
Saverio: Mario andiamo via va...
Mario: Nu capisc nient, manc a' scopa...
Saverio: Arrivederci maestro...
Mario: Eh... arrivederci maestro... però... mammamia de lu carmine!

venerdì, giugno 02, 2006

Aspettando LOST...

Mah... ti dirò...questo Prison break non è poi tanto male...

lunedì, maggio 29, 2006

Nell'era degli scimpanze ero una scimmia...


"em llik uoy t'nod yhw os ybab resol a m'I, rodedrep nu yoS"



Diciamo che le cose potrebbero andare meglio...

giovedì, maggio 11, 2006

L'indifference

Mah... ti dirò... a me lo SPAM mi è indifferente...



lunedì, aprile 03, 2006

venerdì, dicembre 09, 2005

Alice guarda i gatti mentre i gatti guardano le alici

Devo rimettere tutte le foto, il mio "sgarro" ad alice è stato punito.
nattiminodipazienza...

mercoledì, novembre 30, 2005

Interviste (e servizi) Impossibili


Cazzo oggi mi sono perso il servizio (ehmm il solito servizio) dei vecchiacci che prendono i "numerini" davanti al tribunale per il processo Franzoni.
Le interviste sono spassosissime

Come i servizi ad ogni uscita di un film di Harry Potter: con la classica intervista ad un bambino "Ma ti ha fatto paura?"

Come i servizi d'estate "Consigliamo a vecchi e bambini di bere molta acqua"

Come i servizi d'estate sul gelato che quanto è buono e quanto fa bene e può anche sostituire il pranzo.


Nella foto: resta sempre il miglior serviz..zietto

martedì, novembre 29, 2005

Napule graffiti

Oh no, l’ultima sigaretta del pacchetto ed è solo mezzanotte e tre. Per fortuna sono una persona previdente: infatti sono solito lasciare alcune sigarette di riserva dentro qualche barattolo in camera mia per situazioni d’emergenza. Per sfortuna sono una persona smemorata: infatti non mi ricordo mai dove la “sigaretta della salvezza” è nascosta.

sabato, novembre 26, 2005

...a papera non galleggia



Che poi un giorno me lo dovranno pur spiegare se sono io a non far funzionare le cose. No perchè è da un pò di tempo che ho questo presentimento. Tralasciando il "non far funzionare" in campo umano soffermiamoci sul "non far funzionare" qualsiasi cosa tecnologica.
Esempio 1: Il mio dvd.
Ok è il peggiore dei peggiori, marca DaeWoo pagato meno di 40 neuri. C'era un tempo che leggeva i dvd con sprizzante sicumera poi da un giorno all'altro ha acquisito una coscienza propria. Ora decide lui se posso o non posso vedermi per l'ennesima volta "Un mercoledì da leoni" (cioè non è che vedo solo questo film... ma mi piace così tanto che è fisso nel lettore così quando non riesco a prendere sonno e in tv non c'è nulla - cioè sempre - partono le onde della California anni 60 e io mi esalto parecchio). Se è di vena buona accetta i dvd, me li fa vedere per 40-50 minuti poi però basta si palla...l'altro giorno, stufo di bloccarsi dopo un pò ha variato: il film si vedeva tutto... peccato che era senza audio, funzionava solo la traccia con il commento del regista.
Esempio 2: La mia tv.
Sono due settimane che anche la mia televisione ha acquisito coscienza propria, forse per la stretta vicinanza con il lettore dvd non voleva essere da meno. Adesso decide lei se accendersi o meno. Io controllo: spina inserita, pulsante acceso, led rosso in funzione, premo ON ma nulla, nè dal telecomando nè dal televisore stesso. Ho iniziato ad abituarmici, prima sbuffavo, davo le classiche due botte al televisore, ora desisto senza troppi problemi.
Esempio 3: Il mio lettore Mp3.
Lui non può aver acquisito coscienza propria (non si trova vicino a tv e dvd) cmq è particolarmente simpatico quando provo ad accenderlo e dopo 2 secondi si autospegne. Nè consegue verifica del livello delle batterie: sempre cariche, quindi se sono a casa accendo lo stereo, se sono fuori mi attacco al cazzo, se sono in macchina...
Esempio 4: La mia radioacarbone in macchina.
Ormai il tasto eject è solo un lontano ricordo, tanto la cassetta ora non funziona più, la radio invece devo dire che è particolarmente buona con me... oddio basta non alzare o abbassare il volume perchè sennò subito dopo aver premuto il tasto la radio si spegne. Quindi ascolto le varie frequenze o a livelli mostruosi da vecchietta buona solo per l'amplifon, o a sonorità così basse che chiamarle bisbigli è un'eufemismo. Tutto ciò perchè ogni volta che accendo la radio il livello del volume non rimane mai costante, credo dipenda dal tempo, dalla temperatura esterna, dal livello della benzina, dalla pressione delle gomme e da quante volte sono andato in bagno quel giorno.

UPDATE:
Ora mi sovviene che quando in macchina succede questo sono solito trovarmi con il mio amico Darioproject.
Io: No il volume non si alza è rotto!
Dario: Prova!
Io: (premendo il tasto per alzare il volume col risultato che la radio si spegne) Visto è rotto!
Dario: Alzo io (premendo il tasto il volume si alza normalmente)
Io: (con sguardo trucido sul mio amico) DE SIMOOOONE MALEDEEETTO!!! Pekkè a te funziona sempre tutto e a me mai niente!!!

(per i non cultori del cinema Banfesco: v. Fracchia la belva umana)

Se l'acqua è poca oppure scarseggia...


Nella mia infinita capacità di sperperare soldi ieri mi ho accattato "Turn on the Bright Lights" nonostate l'avessi già in mp3. E - confesso - avrei comprato anche "Antics" se solo l'avessi trovato.
Come dire, resisto a tutto tranne che alle tentazioni, ma avere tra le mani un cd originale - un bel cd - ha ancora un un valore aggiunto nella mia mente. Che poi abbia speso 16 neuri e rotti e tutta un'altra storia e quindi sempre lunga vita ad Emule et similia.
Ieri notte tornato a casa con la giusta gradazione alcolica ma ad un'ora sbagliatissima, erano circa le 5 del mattino, me lo sono sparato nelle trombe di eustachio e ho riflettuto. Da premettere che rifletto solo da ubriaco e/o quando sorge il sole e/o quando ho uno strano e malsano stato d'animo . Cmq com'è come non è, ieri sera/qst mattina arriva la traccia n°10 e con lei quella strana capovolta ambiguità (come quella di Orione).

"I wish I could live free
Hope it's not beyond me
Settling down takes time
One day we'll live together
And life will be better
I have it here, yeah, in my mind
Baby, you know someday you'll slow
And baby, my hearts been breaking.
I gave a lot to you
I take a lot from you too
You slave a lot for me
Guess you could say I gave you my edge
But I can't pretend I don't need to defend some part of me from you
I know I've spent some time lying
You're looking all right tonight
I think we should go"

martedì, novembre 22, 2005

Medici in prima linea che furono... è ovvio!!!

Volevo scrivere un post sullo Chef Tony... ma come al solito qualcuno mi ha preceduto.

Allora adesso cazzeggio un pò qua e un pò là...

CARTER l'ultimo highlander:
Ebbene sì, dopo 11 anni nelle vesti del buon dott. John Carter, anche Noah Wyle lascia il cast di ER. Ultimo baluardo della vecchia guardia che nel 1994 iniziò la fortunata serie televisiva. (Cosa dite? No, no, per Sherry Stringfield alias la dott. Lewis il discorso non vale visto che la dolce pulzella ha saltato un bel pò di stagioni prima di tornare all'ovile).
E così Carter si aggiunge alla lista dei Medici in prima linea che furono (Clooney, Edwards, Margulies e La Salle) e io ora avrò la scusa per smettere di vedere sto telefilm che - diciamocelo - da almeno tre stagioni aveva iniziato a cacare il cazzo!


L'amletico dubbio sul 12 99:
Da almeno tre mesi siamo bombardati dalle pubblicità dei nuovi 12. Cazzoni biondi che ballano, pupazzi che ruttano ect ect...
Il mio dubbio nasce però dalla pubblicità del 12 99. Cioè mi spiego meglio. Non è possibile che nel 2005 si accetti una pubblicità del genere, con una concorrenza così spietata nel settore ora, se non fosse altamente geniale! Allora mi sento in grave imbarazzo: cazzo ma sono io ignorante di marketing e cultura retrò che non apprezza questa pubblicità? Mi sento un pò Fantocci che suggella la corazzata Potemkin come una cacata pazzesca...
ma... ( e cito testualmente)

"Salve, quando spegni la luce ricordati che non vedi più niente. Pertanto quando cerchi un numero chiama il 12 99... è ovvio!!!"

"Salve, quando ordini un caffè ricordati di dire caffè. Pertanto quando cerchi un numero chiama il 12 99... è ovvio!!!"

"Salve, prima di tagliarti i capelli ricordati di averli. Pertanto quando cerchi un numero chiama il 12 99... è ovvio!!!"

Quando ascolto tutto ciò, dal profondo sento che avanza, un non so che, e non è il litro di rum che vuole uscire, almeno non questa volta, è più una sensazione che si avvicina a...

MAAMME' ME PARE NA STRUNZAT!!!

sabato, ottobre 08, 2005

Ulisse torna a Itaca

Miracolo, oggi mi telefona direttamente il tecnico TIM.
Mi hanno disattivato il servizio WelcoMusic, solo una settimana di tempo, solo una ventina di bestemmie e ingiurie verso gli operatori 119, solo una decina di prese x il culo dai miei amici a cui raccontavo la mia odissea...

venerdì, ottobre 07, 2005

Citescion ver. 0.2

Tidal waves don't beg forgiveness
crash, then on their way
father, he enjoyed collisions
others walked away
the snowflake falls in may
and the doors are open now
as the bells are ringing out
cause the man of the hour
has taken his final bow
goodbye for now
nature has its own religion
gospel from the land
father ruled by long division
young men, they pretend
old men comprehend
and the sky breaks at dawn
shedding light upon this town
we all come 'round
cuz the man of the hour
has taken his final bow
goodbye for now
and the road, the young man paved
the broken seams along the way
the rusted signs, they're just for me
he was guiding me, love, his own way
now the man of the hour
has taken his final bow
as the curtain comes down
i feel that this is just
goodbye for now

man of the hour, Pearl Jam